ENZO PAOLO TAZZIOLI
1977- Gli inizi
Enzo Paolo Tazzioli, nato a Romanoro nel 1963, dopo aver frequentato le scuole
medie di Frassinoro (comune di appartenenza), si iscrive all’istituto
per Geometri a Sassuolo, entrando nello stesso periodo nelle giovanili del Sassuolo
Calcio, dirette all’epoca da Angelo Ottani (ex mediano del Modena).
1978- Il debutto nel Torneo della Montagna
Il 25 giugno 1978 debutta nel Torneo della Montagna tra i seniores nella partita
Romanoro – Gazzano. La squadra di casa, in svantaggio per 2-1, raggiunge
il pareggio allo scadere proprio grazie ad un suo gol. Gli dei del pallone vogliono
che 23 anni dopo, il 23 giugno 2001, sul campo di Gazzano il Romanoro vada a
pareggiare per 2-2 (dopo essere stato in svantaggio per 2-1), proprio grazie
al gol di Daniele Tazzioli, figlio di Enzo Paolo, al debutto nel Torneo seniores.
Ma non è tutto. Il 25 giugno 2003, esattamente 25 anni dopo l’esordio,
Enzo Paolo Tazzioli segna il gol del pareggio in Frassinoro – Romanoro
1-1.
1979- Il primo assaggio del calcio che conta
Nel 1979 il Sassuolo retrocede dalla serie D con largo anticipo rispetto alla
fine del campionato; Giorgio Cantelli, compianto tuttofare del club neroverde,
decide di gettare nella mischia gli elementi migliori delle giovanili, tra cui
Enzo Paolo Tazzioli. Benché appena sedicenne, il ragazzino di Romanoro
mostra le sue innegabili doti, segnando, in quella fine di campionato 1978-1979,
2 gol.
A fine campionato sembra certo il suo passaggio al Genoa, nell’ambito
di un’operazione che dovrebbe portare ai rossoblù anche un’altra
speranza sassolese come Giancarlo Corradini (protagonista in seguito di un’ottima
carriera che, snodatasi tra Reggiana e Torino, trova il suo apice nel Napoli
di Diego Armando Maradona).
Ma l’operazione sfuma ed Enzo Paolo finisce in un Modena appena reduce
da un doppio capitombolo dalla serie B alla C2 e con una società ormai
allo sbando (di lì a poco i canarini verranno salvati dal fallimento
dall’imprenditore Pierluigi Bergamini).
Durante l’esperienza tra i canarini però Enzo Paolo non riesce
a confermare quanto di buono si dice su di lui, tanto da trasferirsi, per sua
stessa decisione, nella Prignanese (società che in quegli anni milita
in 3° categoria e dove, alle dipendenze del mitico Claudio Bertolini, giocano
i fratelli Liso ed Enrico Tazzioli).
Nei tornei estivi di quegli anni si distingue sempre, anche se non con continuità,
come il miglior giovane della montagna; per contro il suo Romanoro (dove gioca
anche un altro giovane locale come Ercole Turrini, anche lui reduce dal Sassuolo
di Cantelli), non avendo la possibilità di ingaggiare ottimi forestieri,
non raggiungerà mai livelli vittoriosi.
1981-1982:La consacrazione
Nel 1981 Enzo Paolo Tazzioli viene ingaggiato dal Roteglia, militante in Promozione,
e vi gioca un ottimo campionato, tanto da finire alla Reggiana (dove è
appena approdato, come presidente, Giovanni Vandelli).
Alla Reggiana, allenata in Serie B da Romano Fogli, Enzo Paolo svolge la preparazione
con la prima squadra, allenandosi con compagni dal luminoso avvenire come Andrea
Carnevale (che fu – non dimentichiamolo – giocatore, tra le altre,
di Napoli e Roma, nonché azzurro ai Mondiali di Italia ’90), Giovanni
Francini (che militò nel Torino e soprattutto nel Napoli, vincendo uno
scudetto e una Coppa Uefa, e ricoprì inoltre il ruolo di terzino della
nazionale, subentrando ad Antonio Cabrini e lasciando il posto nel 1988 a Paolo
Maldini) e Alberto Di Chiara (romano, esordì come punta nella Roma, prima
che Eriksson alla Fiorentina lo trasformasse in terzino, ruolo con cui visse
la grande epopea italiana ed europea del Parma). Pur non debuttando mai, Enzo
Paolo verrà convocato diverse volte in prima squadra nel corso di quel
campionato 1981-1982, conclusosi con un’inattesa retrocessione in C1.
1983-1984: L’esperienza nel Cagliari
Nel 1983 ritorna a Roteglia e vi disputa un altro campionato fantastico. A fine
anno arriva in Emilia il Cagliari, sponsorizzato all’epoca dalle Ceramiche
Ariostea, con l’intenzione di disputare una tournèe di amichevoli.
Gigi Riva, all’epoca dirigente del club isolano (nonché icona leggendari
della storia rossoblù), vedendo in azione Enzo Paolo Tazzioli durante
un match Roteglia – Cagliari, decide di ingaggiarlo, unitamente ad un
giocatore del Carpi, Ivo Pulga.
Il Cagliari milita in quell’anno nella serie cadetta, ed Enzo Paolo segue
la squadra a Pinzolo per svolgere la preparazione estiva. Quando però
si tratta di scendere in Sardegna, Enzo Paolo decide di non compiere un passo
così lungo, scendendo così probabilmente dall’ultimo treno
calcistico importante della sua carriera. Per contro Ivo Pulga, sebbene dotato
(per giudizio unanime) di caratteristiche tecniche inferiori, resta nel club
isolano, e con grinta e impegno riesce a ritagliarsi una carriera onorevole
tra A e B, in particolare con Vicenza e Parma, oltre che con il Cagliari stesso.
Oggi Ivo Pulga allena le giovanili del Modena, dove milita (corsi e ricorsi
storico-calcistici!) Daniele Tazzioli, figlio di Enzo Paolo, reduce da 4 anni
nei settori giovanili dell’ Inter F.C.
C’è da dire che, anche durante gli anni successivi, Enzo Paolo
non ha mai rimpianto quella decisione, dimostrando così, oltre ad una
coerenza d’idee non trascurabile, un attaccamento al paese natio e alla
famiglia (si era appena sposato) più forte di tante effimere speranze.
1984-oggi: la storia di una non-fine.
Dopo quella parentesi cagliaritana la carriera di Enzo Paolo si snoda sui campi
minori della provincia reggiana.
Disputa una grossa stagione nello Sporting di Reggio Emilia, in Promozione,
dove segna 16 reti, poi torna al Roteglia in Serie D vi resta per molte stagioni,
risultando sempre fra i protagonisti. Dopo una parentesi in Promozione con lo
Scandiano vive, passati i 30 anni, la breve epopea del Cavola, che dalla 3°
categoria arriva in pochi anni a sfiorare la Promozione.
Oggi Enzo Paolo Tazzioli ha 40 anni, e vive la non-fine della sua carriera giocando
nel campionato amatori col Romanoro, squadra del suo paese, di cui è
il capocannoniere. Occasionalmente gioca anche con la Cerredolese, in 2°
categoria.
[A detta di molti Enzo Paolo Tazzioli non ha avuto la carriera che le sue doti tecniche avrebbero meritato, ma si è sicuramente divertito e continua a divertirsi. E’ una colpa così grave, nel calcio mastica-giocatori di oggi? N.d.A.]
Massimiliano Aravecchia
(con l’indispensabile collaborazione
di Lorenzo Aravecchia)